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venerdì 11 settembre 2009

STRATEGIE POSSIBILI CON I COVERED WARRANT

I Covered Warrant possono essere impiegati per una serie di strategie d’investimento.

In primo piano vi sono naturalmente le aspettative e gli scopi dell’investitore.

Infatti si possono utilizzare i Covered Warrant per scopi molto conservativi, ad esempio, per proteggere il proprio portafoglio titoli.

Si possono però usare anche per speculazioni aggressive, in caso di aspettative di aumento o diminuzione dei prezzi del sottostante.

Con un portafoglio titoli conservativo possono essere utilizzati per aumentarne il rendimento complessivo, investendo una piccola percentuale del proprio capitale in Covered Warrant.


STRATEGIA "90/10"

Chi desidera operare in questa direzione, può applicare la cosiddetta strategia “90/10”.
Questa definizione vuol dire che l’investitore combina nel suo portafoglio titoli a tasso fisso e Covered Warrant.
La percentuale dei titoli a tasso fisso è del 90 per cento, mentre al massimo il 10 per cento viene investito in Covered Warrant.
Mentre i primi garantiscono una stabilità dell’investimento, i secondi permettono la ricerca di rendimenti più elevati sfruttando idee selezionate sul comportamento del mercato.
L’idea che sta alla base è che gli interessi ricavati dalle obbligazioni devono essere abbastanza alti
da compensare gran parte della possibile perdita totale dell’investimento in Covered Warrant.
Un investitore che dispone di 100.000 Euro, può per esempio investire 90.000 Euro in titoli di Stato con due anni di vita residua e un rendimento del 2,5 per cento (2,1875 per cento al netto delle imposte, che però non considereremo in questo esempio per semplicità).
In due anni le obbligazioni vengono estinte e l'investitore incassa in totale il 5% di interessi lordi, dunque 4.500 Euro lordi.
Così in due anni si avranno a disposizione 94.500 Euro, anche se l’investimento in Covered Warrant dovesse rivelarsi un fiasco totale (la perdita massima rimarrà limitata al 5,5% dell’investimento iniziale).
D’altra parte, c’è naturalmente la possibilità che con i Covered Warrant si realizzino guadagni interessanti, aumentando nettamente la performance totale del portafoglio, diversamente da quello che sarebbe accaduto se si fosse investito tutto il capitale in titoli a tasso fisso.
L’applicabilità di questa strategia dipende evidentemente dal tasso di interesse generale ed è tanto più interessante quanto più alto è il tasso di interesse che si può conseguire con obbligazioni
di prima categoria.


LONG CALL
La strategia sicuramente più conosciuta sui mercati dei Covered Warrant è l’acquisto di Covered
Warrant Call, detto in gergo tecnico “Long Call”.
L’investitore punta qui su un aumento del prezzo del sottostante entro la scadenza del Covered Warrant.
Questa strategia è vincente solo se viene raggiunto il Break-even-point: il prezzo deve salire ad un livello più alto della somma del prezzo d’esercizio più il prezzo del Covered Warrant aggiustato per il moltiplicatore al momento dell’acquisto (cioè in questo caso diviso per il moltiplicatore).
I costi di transazione non vengono considerati.


LONG PUT

La strategia contraria, cioè l’acquisto di un Covered Warrant Put, si chiama “Long Put”.
Qui si punta su una forte diminuzione del sottostante.
Il Break-even-point viene raggiunto quando il prezzo del sottostante è inferiore al prezzo d’esercizio meno il prezzo del Covered Warrant al momento dell’acquisto aggiustato per il moltiplicatore (cioè in questo caso diviso per il moltiplicatore).
Ad esempio: si acquista un Put su un’azione con un prezzo d’esercizio di 100 Euro e un moltiplicatore di 0,1.
Per ciascun Covered Warrant si paga 1 Euro.
Il Break-even-point è raggiunto a 90 Euro. Qualora l’azione fino alla scadenza dovesse scendere
ancora di più, l’investimento porterà dei profitti.
Anche qui i costi di transazione non vengono considerati.

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